Seqenenre-Taa II: ricostruito il volto del faraone ucciso

Seqenenre-Taa II: ricostruito il volto del faraone ucciso

Gli scienziati hanno ricostruito meticolosamente il volto di Seqenenre-Taa II, un faraone egizio che ha incontrato una fine brutale 3.500 anni fa. Conosciuto anche come “Il Coraggioso”, Seqenenre-Taa II è stato ucciso durante una cattura notturna o in battaglia all’età di 40 anni, mentre combatteva per liberare l’Egitto dagli Hyksos nel 1555 a.C.

La dottoressa Sahar Saleem posiziona la mummia di Seqenenre nello scanner CT. (Sahar Saleem / Ministero egiziano del turismo e delle antichità)
La dottoressa Sahar Saleem posiziona la mummia di Seqenenre nello scanner CT. (Sahar Saleem / Ministero egiziano del turismo e delle antichità)

Ricostruito il volto di Seqenenre-Taa II

Un team di archeologi della Flinders University in Australia, guidati da Cicero Moraes, ha realizzato questa straordinaria ricostruzione utilizzando scansioni TC e raggi X del cranio danneggiato del faraone. L’immagine risultante ha rivelato un sovrano con occhi piccoli, labbra e zigomi alti, offrendo uno sguardo inquietante sul passato e uno sguardo più da vicino su come questo faraone ha incontrato il suo destino.

Precedenti esami effettuati su Seqenenre-Taa II avevano già rivelato gravi traumi alla testa, i quali, con ogni probabilità, sono stati la causa della morte del faraone. Tuttavia, è stato solo nel 2021 che la dottoressa Sahar Saleem, professoressa di radiologia all’Università del Cairo, ha fatto luce sui macabri dettagli di questi traumi.

Avvalendosi di un’innovativa tecnica chiamata paleoradiologia, Sahar Saleem ha impiegato la tecnologia della tomografia computerizzata (TC) per realizzare una scansione approfondita e dettagliata dei resti mummificati di Seqenenre-Taa II. Questi resti, rinvenuti nel 1881 all’interno di una necropoli dell’antica città di Tebe, sono stati oggetto di uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Medicine.

L’ analisi delle immagini TC ha dimostrato che il faraone è stato aggredito da cinque aggressori con cinque armi distinte, tutti sferrando colpi da diverse angolazioni. Basandosi sulla posizione bloccata delle ossa delle dita, la dottoressa Saleem è stata anche in grado di determinare che le mani del faraone sono state legate dietro la schiena al momento dell’esecuzione, il che significa che non è stato in grado di difendersi o resistere di fronte al suo orribile destino.

Grazie a questi dettagli Cicero Moraes e il team della Flinders University hanno ricostruito il volto di Seqenenre-Taa II, oltre a mettere insieme una ricostruzione delle ferite che hanno portato alla sua morte.

Seqenenre-Taa II, presentato da Cicero Moraes e dal team della Finders University. (© Cicerone Moraes)
Seqenenre-Taa II, presentato da Cicero Moraes e dal team della Finders University. (© Cicero Moraes)

La morte di Seqenenre-Taa II il coraggioso

La morte di Seqenenre-Taa II il coraggioso è stata a lungo avvolta nel mistero, con due teorie principali che si contendevano il favore degli studiosi.

La prima teoria sosteneva che le evidenti ferite alla testa rinvenute sulla sua mummia fossero la prova di una cattura e di un’esecuzione da parte degli Hyksos, i nemici provenienti dal nord che hanno dominato gran parte dell’Egitto in quel periodo.

La dottoressa Saleem, esperta di paleoradiologia, tuttavia, ha recentemente smentito questa ipotesi grazie a un’analisi approfondita della mummia tramite TC. Le sue conclusioni, hanno indicato che le ferite su Seqenenre sono più compatibili con quelle di un guerriero morto in battaglia, piuttosto che con quelle di un prigioniero giustiziato.

Le evidenze hanno suggerito che il faraone non solo ha combattuto in prima linea, ma che la sua morte è stata un atto di grande valore. La dottoressa Saleem ha ipotizzato che si sia trattato di un’esecuzione cerimoniale, avvenuta dopo la sua cattura, volta a dimostrare il potere degli Hyksos e a scoraggiare ulteriori resistenze.

Questa ipotesi è stata supportata anche dalla leggenda che narra come Seqenenre-Taa II sia stato ucciso dopo una battaglia contro gli Hyksos, scatenata dal re Apophis per il fastidioso muggito degli ippopotami nel territorio del faraone egizio.

Sebbene la leggenda non sia una prova storica inconfutabile, la sua coerenza con le evidenze archeologiche e le ricostruzioni della dottoressa Saleem hanno suggerito che la storia tramandata abbia un fondo di verità.

Nonostante la sua sconfitta e la sua morte, Seqenenre ha avuto un ruolo fondamentale nella liberazione dell’Egitto dagli Hyksos. Il suo sacrificio ha ispirato la sua vedova Ahhotep e i suoi figli a continuare la lotta, culminata nella vittoria finale di suo figlio Ahmose I, divenuto il primo faraone della XVIII dinastia e fondatore del Nuovo Regno.

Conclusione

Le ricerche della dottoressa Saleem sulla mummia di Seqenenre-Taa II rappresentano un passo importante nella comprensione di questo periodo cruciale della storia egizia. Grazie a queste nuove informazioni, possiamo ora delineare con maggiore precisione gli eventi che hanno portato alla morte del faraone e al successivo trionfo sul dominio degli Hyksos.

Sebbene la leggenda e la realtà non possano mai essere completamente separate quando si tratta di eventi così lontani nel tempo, la morte di Seqenenre è emersa come quella di un vero eroe, un leader che ha combattuto e sacrificato la propria vita per la libertà del suo popolo.

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